Se è vero che sono le persone la vera forza delle imprese, è altrettanto vero che il cosiddetto capitale umano deve poter essere gestito e valorizzato in maniera sempre più consapevole.
Il nuovo Censimento Permanente delle Imprese fornirà quel surplus informativo che, in un quadro di trasformazioni del sistema produttivo, è necessario sia nei processi di reclutamento del personale sia nella valorizzazione della forza lavoro già presente.
Nel primo caso vengono richieste non solo nuove competenze tecniche ma anche capacità relazionali e di rapido adattamento ai cambiamenti organizzativi dell’impresa. Nel secondo caso, la forza lavoro è interessata da più intensi piani di formazione, finalizzati ad aggiornare le competenze tecniche e organizzative necessarie all’impresa, nonché a eventuali incentivi per trattenere in azienda le risorse più qualificate.
In questo scenario, il ruolo informativo del Censimento delle Imprese è duplice, perché da un lato fornisce ad analisti, policy makers e aziende un quadro aggiornato sull’evoluzione dei processi di selezione e formazione del capitale umano, con particolare focus sulle competenze hard (capacità tecniche) e soft (capacità relazionali); dall’altro restituisce un quadro aggiornato sui profili occupazionali più richiesti e sui nuovi percorsi di carriera offerti dalle aziende, consentendo a chi è in cerca di occupazione o vuole cambiare lavoro di orientarsi più facilmente in un mercato sempre più complesso e articolato.
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